A partire dal mese di ottobre sono stati annunciati dei rincari sui prezzi dell’ energia elettrica e del gas: le spese in bolletta quindi aumenteranno pesando maggiormente sui bilanci delle famiglie italiane. Si fa riferimento ad un caro prezzi rispettivamente del +15% per l’energia elettrica e del +11% per il gas, dovuto ad un mercato che si è risollevato dopo la crisi provocata dall’epidemia. In sintesi, se durante i mesi delle fasi più concitate della pandemia le bollette hanno subito un calo, adesso si ritorna alla normalità con tutte le conseguenze del caso. Per capire, al di là dell’aumento del trimestre in corso, qual è l’andamento generale dei prezzi nel nostro paese negli ultimi anni e cosa succede a livello europeo, è necessario approfondire questo argomento.
Il costo dell’energia elettrica in Italia per privati e imprese
Per misurare questo valore occorre fare riferimento a diversi parametri, dato che il costo dell’energia elettrica per i consumatori finali dipende ad esempio dall’adesione al mercato a maggior tutela o a quello libero. Presto il primo verrà definitivamente chiuso e il secondo diventerà l’unica opzione possibile, e probabilmente sarà per il meglio dato che propone delle tariffe più convenienti e diversi sconti tanto per i consumatori domestici che per le imprese. Per quanto riguarda l’andamento del prezzo per i clienti domestici e per le imprese relativi agli ultimi anni, è possibile presentare qualche dato interessante. Per prima cosa, il 2019 aveva visto un rincaro importante sia per i privati che per le imprese, causando un’ulteriore crescita del divario con il resto d’Europa. Il 2020, nonostante il rincaro di ottobre, alla fine presenterà un conto meno salato, dunque si pagherà un prezzo inferiore rispetto a quanto successo l’anno precedente.
Quanto si paga in bolletta negli altri paesi europei
Anche a livello europeo si possono trovare dei divari molto ampi da paese a paese per quanto riguarda il prezzo dell’energia. L’Italia, come anticipato, è una delle realtà più care in assoluto in ambito europeo, anche perché qui da noi si sfrutta soprattutto il gas naturale. In paesi come la Francia, che si appoggiano maggiormente al nucleare, le bollette sono meno onerose perché la produzione di energia costa meno. Ad ogni modo, ciò non basta per spiegare l’incremento del costo dell’energia in Italia che ha raggiunto un valore di +23% negli ultimi 5 anni. Il prezzo in bolletta è infatti il frutto della combinazione di diverse voci di spesa, come i costi per il trasporto, la gestione del contatore, le tasse (IVA e accise), gli oneri di sistema e ovviamente le tariffe proposte dai vari fornitori. Nel complesso, se si guarda la classifica europea, l’Italia è il quinto paese per costi energetici al cliente finale, dopo la Danimarca, la Germania, il Belgio e il Portogallo. Se invece si va alla fine della classifica, i paesi più virtuosi sono la Finlandia, i Paesi Bassi, Cipro e la Lettonia.